Dentifricio sbiancante: come funziona
Il dentifricio sbiancante è presente nei negozi da parecchio tempo ormai, ma funziona davvero o è solo una trovata di marketing per essere più appetibile?
Basta da solo per sbiancare i denti o è necessario accompagnarne l’uso ad abitudini sane per i propri denti?
Vediamo insieme allo Studio Dentistico Lorello come funziona il dentifricio sbiancante per lavare in modo sicuro ed efficace i denti con questo prodotto dedicato allo sbiancamento dentale.
Dentifricio sbiancante: che cosa risolve
Il dentifricio nero o bianco sbiancante è efficace?
Innanzitutto che tipo di problema punta a risolvere il dentifricio sbiancante?
Si tratta di un prodotto creato per riportare il colore dei denti verso un bianco intenso, cercando di contrastare fenomeni come macchie e denti ingialliti.
Il dentifricio sbiancante non ha però lo stesso effetto su tutte le persone, in quanto il colore dei denti assume tonalità che variano da persona a persona: ci sono persone che hanno i denti più bianchi, piuttosto che più gialli o più grigi.
Il colore dei denti è determinato da una componente interna e una più superficiale del dente.
La componente interna è formata dalla dentina, lo strato che separa la polpa dallo smalto superficiale, il suo colore si esprime in secondo alcuni parametri quali la tinta (il colore base che si esprime con la lunghezza d’onda riflessa dalla dentina), il croma (il grado di saturazione del colore) e il valore (corrisponde alla luminosità, ovvero la quantità di luce assorbita dal dente).
La componente superficiale è formata dallo smalto, che è trasparente e a seconda dello spessore che possiede riflette diversamente il colore della dentina sottostante ad esso.
Lo smalto veicola la luce all’interno del dente, assumendo un ruolo fondamentale per il colore globale percepito e risente dei pigmenti che vi aderiscono, pigmenti in prevalentemente di provenienza alimentare, chimica o biologica.
Il colore percepito dei denti è quindi un mix fra le caratteristiche della dentina di ognuno assieme alle caratteristiche dello smalto, che a sua volta risente dal suo stato di presenza o assenza di pigmentazione.
Dentifricio sbiancante: che cosa contrasta
Un dentifricio sbiancante punta quindi a ridurre la presenza di pigmentazione sui denti, contrastando quelli che si depositano a causa di alimenti e bevande, come il the, caffè, vino rosso, salsa di pomodoro, ma anche altri componenti chimici contribuiscono a questi depositi che alterano la colorazione dei denti, come le sostanze contenute nel fumo della sigaretta.
Oltre al cibo però, anche i batteri possono attaccare il colore dello smalto, infatti colonie batteriche note come cromogene legano a sé componenti normalmente liberi nel cavo orale come il ferro e l’accumulo di questi elementi produce delle tracce circolari di colore marrone-nero attorno al colletto dei denti, questi accumuli sono noti come “black stain”.
Nel corso della nostra vita, con il consumo di cibi e bevande, cattive abitudini e l’eventuale presenza batterica nel cavo orale, avvengono due fenomeni che contribuiscono a rendere i denti più scuri o più gialli: lo smalto si usura, si assottiglia lasciando trasparire la dentina sottostante di colore giallo e i pigmenti prima descritti si accumulano sulla superficie dentale offuscando la dentina e ostacolando la vista del suo colore riflessa attraverso lo smalto.
Per riportare i denti al loro colore e lucentezza naturale, oltre allo sbiancamento professionale, è consigliato l’utilizzo di dentifricio sbiancante, che contrasta questi fenomeni.
Lavare i denti col dentifricio sbiancante funziona?
Il dentifricio sbiancante si caratterizza per esercitare una duplice azione: smacchiare e ricostituire lo smalto dei denti.
Per smacchiare i denti, il dentifricio sbiancante si caratterizza per essere granuloso e per avere una capacità abrasiva, l’azione smacchiante viene prodotta proprio attraverso delle particelle abrasive in grado di eliminare le macchie rompendo il biofilm che cosparge lo smalto.
Queste componenti abrasive del dentifricio sbiancante sono solitamente a base di carbonato di calcio e carbonato di magnesio arricchiti a volte da perossido di idrogeno (la comune acqua ossigenata).
L’azione ricostituente è data dalla presenza di altre sostanze che rigenerano i minerali dello smalto dentale, rallentando il processo fisiologico e dettato da cibi e abitudini di usura dello smalto.
Esistono anche dei sieri contenenti un concentrato dei suddetti elementi rigeneranti lo smalto: si applicano sui denti per un tempo prestabilito e sono in grado di aumentare notevolmente la microdurezza del dente attraverso la remineralizzazione dello smalto.
Dentifricio sbiancante opinioni dell’esperto
Dentifricio sbiancante: i consigli del dentista
Il dentifricio sbiancante può essere di varie tipologie, prevedendo un’azione sullo smalto o tipo chimico o meccanico, ma data la componente abrasiva più o meno forte, va usato con estrema attenzione, non esagerando con la frequenza.
Per avere più informazioni in merito all’argomento trattato o alle tipologie di dentifricio sbiancante lo Studio Dentistico Lorello, raccomanda sempre di chiedere informazioni al dentista di fiducia, anche per eventualmente valutare altre soluzioni professionali per sbiancare i propri denti o rimuovere le macchie in modo più duraturo ed efficacie.
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